Serie A - Milan bello, ma sempre in ritardo

L'Inter si avvicina allo scudetto grazia al solito Ibrahimovic che, però, rompe coi tifosi nerazzurri. Il Milan continua a vincere ma per raggiungere i cugini è forse troppo tardi. Male il Napoli di Donadoni, scoppiettante il Palermo di Ballardini. Applausi per il cuore della Reggina
CAPITOLO 1 - Ibra, croce e delizia dell'Inter

Il gol alla Lazio, e il successivo assist per Muntari, hanno forse cucito il 17esimo scudetto sulla maglia dell'Inter, ma Zlatan Ibrahimovic non è un giocatore qualsiasi, mai banale, in campo e fuori. Dopo le polemiche post-Manchester, e le parole su un suo possibile addio a fine stagione, lo svedese ha ufficialmente rotto con il pubblico di San Siro. Moratti, Mourinho e i compagni lo hanno perdonato, giustificato, mentre il popolo nerazzurro si è letteralmente spaccato in due, anche se l'ago della bilancia - dopo i gestacci di sabato - ora pende per il divorzio con lo svedese. Ibra sta vivendo comunque la sua migliore stagione in Serie A ed è senza ombra di dubbi il valore aggiunto di una squadra che se mai vincerà ancora il campionato lo dovrà soprattutto al ribelle arrivato da Malmo.

CAPITOLO 2 - Milan bello, ma sempre in ritardo

Quinta vittoria consecutiva per i rossoneri che, a oggi, stanno certemente esprimendo il miglior calcio in Italia. Ma a cosa è dovuta questa rinascita? Il recupero di Kakà è stato sicuramente fondamentale, visto che il brasiliano oltre ad essere uno dei piu' forti calciatori al mondo è una delle pedine fondamentali per gli schemi di Ancelotti. Il tecnico rossonero ha così potuto rimettere in naftalina Ronaldinho, puntando sul giovane Pato e sull'ennesima esplosione primaverile di SuperPippo Inzaghi. Peccato, però, che il Diavolo si sia destato troppo tardi dal letargo, anche se la matematica tiene aperti ancora tutti i giochi. Un po' come una bella donna, il Milan arriva sempre tardi all'apputamento finale.. Per l'anno prossimo, dunque, nel carrello degli acquisti estivi rossoneri ci dovrà essere, oltre al solito trucco, anche una bella sveglia per ricordare alla squadra che la stagione comincia a settembre e non a marzo...

CAPITOLO 3 - Siamo poi sicuri che era tutta colpa di Reja?

Seconda sconfitta per Roberto Donadoni alla guida del Napoli. L'ex CT della Nazionale, arrivato lo scorso 10 marzo, ha conquistato quattro pareggi, due sconfitte (l'ultima a Siena) e una sola vittoria, certamente prestigiosa perché ottenuta contro l'Inter ma certo questo non puo' bastare al pubblico partenopeo. Sarebbe ingiusto condannare un tecnico dopo nemmeno due mesi di lavoro, con una rosa non sua e piena di infortuni, ma è evidente che per ora la mano di Donadoni - almeno dal punto di vista del gioco - no si è ancora vista. Anzi se si dovesse parlare squisitamente solo di spettacolo, il Napoli di Reja almeno riusciva a far sobbalzare il pubblico del San Paolo, quello di Donadoni - almeno per ora - non ci è mai riuscito...

CAPITOLO 4 - E' un Palermo mai banale

La squadra di Ballardini - forse insieme alla Lazio - è la squadra piu' imprevedibile della Serie A. Se si va infatti ad analizzare il cammino dei rosanero, ci si ritrova in un'incredibile altalena di risultati in cui spiccano alcune nette vittorie, come l'ultimo roboante 5-1 sul Cagliari, ma anche risultati difficilmente prevedibili alla vigilia (4-0 casalingo nel derby col Catania, giusto per citarne uno). Il Palermo, infatti, è risultata una delle squadre piu' divertenti del campionato: ogni volta che Miccoli e compagni hanno vinto lo hanno fatto infatti con i fuochi d'artificio, ovvero sotterrando gli avversari a suon di gol. L'attacco rosanero, di conseguenza, è il quinto dell'intero campionato: settima in campionato, a un solo dalla Roma, la formazione siciliana potrebbe chiudere la stagione con una storica qualificazione alla Coppa Uefa. E non sarebbe certo un traguardo banale...

CAPITOLO 5 - Mai dar per morta la Reggina

La vittoria ottenuta sabato sul campo del Bologna, ha restituito linfa vitale alla Reggina, al terzo risultato consecutivo e dunque tornata prepotentemente in corsa per la salvezza quando, in molti, avevano dato già per spacciata la squadra calabrese. Il successo di Bergamo prima, passando per il pareggio casalingo con la Juventus, e la brillante vittoria nello scontro diretto col Bologna poi, hanno sancito la nuova rinascita della formazione di Orlandi che, nelle ultime quattro giornate, potrà giocarsi ampiamente le proprie carte per cercare di conquistare l'ennesima e - incredibile - salvezza.